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Banksy a Parma in Mixed Reality e la Digital Humanities di Nuvolaverde

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Banksy
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Banksy come non l’avete mai visto, aumentato grazie al visore Microsoft HoloLens 2: ovvero la ‘magia’ della mixed reality di Hevolus grazie a Microsoft a Palazzo Tarasconi a Parma. Il 17 gennaio iniziativa di esordio del mentoring program Digital Humanities Design organizzato da Nuvolaverde. Sarà proprio Palazzo Tarasconi la sede ufficiale della piattaforma che ha l’obiettivo di definire figure manageriali in grado di applicare modelli innovativi nella fruizione e valorizzazione dei beni artistici e culturali italiani. Il programma è realizzato in collaborazione con il Master in Comunicazione Digitale dell’Università di Parma, con Banca Generali Private, con Hevolus e Askanews. 

L’evento mixed reality su Banksy – organizzato da Boutique Agency – sarà l’ultimo atto della mostra che chiude i battenti e nello stesso tempo segna l’apertura di un percorso di grande visione strategica. “Come Banca Generali Private  in collaborazione con Nuvolaverde e sotto l’egida del filosofo Luciano Floridi da Oxford e Alma Mater Bologna, saremo il partner capofila del mentoring program Digital Humanities Design. Crediamo che una grande Banca debba essere in prima linea nella definizione di una strategia di sviluppo del Paese – afferma Alessandro Mauri, Area Manager Banca Generali Private Emilia-Romagna, Toscana e Bassa Lombardia – e che investire nel futuro d’impresa per il patrimonio culturale sia la strada giusta anche in vista dei grandi cambiamenti che la transizione digitale sta portando in questo settore di grande rilievo strategico per il nostro futuro economico e sociale”. 

L’obiettivo del mentoring program è definire le competenze di una figura manageriale che, attraverso le tecnologie digitali, contribuisca alla fruizione e valorizzazione innovativa del nostro patrimonio. Questo processo ha il fine di generare nuove competenze (studenti, neolaureati) o rigenerarle (professionisti, manager, imprenditori, dirigenti PA) sotto l’egida scientifica di Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica dell’informazione alla Oxford University e professore di Sociologia della Cultura e Comunicazione Università Bologna. Coordinamento scientifico e attività di informazione eventi e studi sono sotto la direzione del presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante.

Digital Humanities Design è uno fra i numerosi mentoring program organizzati da Nuvolaverde (Transizione Digitale, Informazione aumentata, Green&Blu, Diversity e Inclusion) tutte legate al concetto chiave di design concettuale: È il design concettuale, non la logica formale – spiega Luciano Floridi – che si trova al cuore del pensiero. La conoscenza è design, e quella filosofica è l’ultima forma di progettazione concettuale. La filosofia non è nemmeno un’aspirina concettuale, una super-scienza o la manicure del linguaggio. Il suo metodo è il design concettuale, cioè l’arte di identificare e chiarire domande aperte e di ideare, raffinare, proporre e valutare risposte esplicative. La filosofia può essere estremamente utile poiché, intesa come progetto concettuale, forgia e perfeziona le nuove idee, teorie, prospettive e, più in generale, la struttura intellettuale applicata per comprendere e affrontare le domande che ci sfidano”.

L’attività di orientamento sulle Digital Humanities si propone di fornire strumenti funzionali all’azione promozionale (web marketing, social networking) e alla relazione digitale con visitatori e turisti (realtà virtuale e aumentata).  “La valorizzazione digitale del patrimonio culturale è funzionale a diversi punti di vista – spiega Enzo Argante che coordinerà il gruppo di studenti del Master in Comunicazione Digitale dell’università di Parma –: la digitalizzazione assicura vita eterna ai nostri beni culturali costituendo database utilizzabile sia dal punto di vista della classificazione che della ricerca; consente l’accesso anche alle opere nei ‘magazzini’ penalizzate dalla mancanza di spazi espositivi o di risorse per crearne di nuovi; all’interno della stessa struttura museale o via internet – anche grazie ai social network – è fondamentale in un ottica promozionale. La digitalizzazione, infine, potrebbe assicurare – con semplici ed economiche applicazioni aggiuntive – la tracciabilità delle opere. Il target dei mentoring program è articolato: indirizzare i giovani alle tecniche e ai linguaggi digitali, strumento indispensabile per la competitività internazionale professionale e d’impresa; indirizzare operatori e manager sulle pratiche e sui linguaggi base della conoscenza (e quindi dell’apprendimento) digitale; creare consapevolezza sulla cultura prima risorsa per il futuro economico del Paese”.

C’è poi la tecnologia digitale che è in grado di ampliare la sfera emozionale nella relazione  attraverso smartphone, tablet e occhiali smart ma soprattutto grazie agli Hololens è possibile concepire e strutturare nuovi e coinvolgenti modelli di relazione con il pubblico: “Dalle informazioni aggiuntive sulle opere – afferma Antonio Squeo, Ceo e co-founder di Hevolus – alle ricostruzioni digitali di opere e siti con inserimento di personaggi, situazioni e oggetti 3D che consentono di rivivere i contesti originali, in una lopica di Metaverso”.

Il mentoring program di Nuvolaverde potrà contare sulla ‘redazione’ del master di Parma che racconterà progetti e Iniziative che in Italia e nel mondo stanno aumentando il patrimonio artistico e culturale: “Scopo dei mentoring program è– spiega ancora Enzo Argante che coordinerà il gruppo di studenti del Master in Comunicazione Digitale dell’università di Parma – indirizzare i giovani alle tecniche e ai linguaggi digitali, strumento indispensabile per la competitività internazionale professionale e d’impresa; ma anche orientare operatori e manager sulle pratiche e sui linguaggi base della conoscenza (e quindi dell’apprendimento) digitale. In comune c’è la missione di creare consapevolezza sulla cultura prima risorsa per il futuro economico del Paese”.

Palazzo Tarasconi nel cuore del centro storico di Parma, diventa così il luogo simbolo della Digital Humanities: “Il Palazzo avrà un ruolo centrale – spiega il proprietario Corrado Galloni –  e non solo simbolicamente: la galleria che già ha ospitato la mostra di Ligabue e Banksy, sarà il luogo della ricerca e sperimentazione dei modelli di mixed reality applicati al nostro straordinario patrimonio artistico. Un laboratorio da cui nasceranno idee e progetti che, grazie alla collaborazione con le aziende protagoniste, condivideremo con tutti i centri di ricerca nel settore”.  

L’esperienza di mixed reality che segna l’esordio del mentoring program Digital Humanities Design di Nuvolaverde, è stata resa possibile dalla collaborazione con la Fondazione Archivio Antonio Ligabue di Parma che ha organizzato l’esposizione del famoso street artist inglese a Palazzo Tarasconi:  “La reinterpretazione dell’esposizione in chiave aumentata  – afferma il presidente Augusto Agosta Tota – è la conferma che l’arte non ha limiti, non è una forma espressiva statica ma in continua evoluzione. Anche quando espressione di tempi lontani. Per questo ci onora entrare a far parte del mentoring program Digital Humanities a cui daremo il nostro contributo di visione culturale”

Premio Areté 2023

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Nella sua ventesima edizione, l’evento per la consegna del prestigioso riconoscimento si è svolto presso l’Università Bocconi di Milano nell’ambito del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale. Oltre ai premi speciali, a quelli di categoria e all’assoluto sono stati consegnati anche i riconoscimenti ai Maestri della Responsabilità 2023.

Nelle scorse edizioni il premio è stato assegnato a Luciano Floridi, Alessandro Gassman, Giuseppe Guzzetti, Veronica Berti Bocelli, don Gino Rigoldi, Daria Illy, Federico Sella, Renzo Rosso (Fondazione OTB), Elisa, Suor Rosalina. Mediapartner: L’Espresso, Forbes, Gruppo24Ore, Askanews e Formiche. Edizione improntata al contrasto alla Povertà Educativa e al fenomeno dei neet in collaborazione con Elisa Zambito Marsala Valorizzazione per Il sociale e Rapporti con le Università di Intesa Sanpaolo. Sul palco i Maestri della Responsabilità Protagonista dell’edizione 2023 anche Reginae, Digital Humanities Institute, la nuova piattaforma per la transizione digitale nell’arte e nella cultura in collaborazione con il Ministero della Cultura. Con il presidente Enzo Argante e la giuria presieduta da Luciano Floridi da Yale University l’assegnazione dei riconoscimenti del 2023.

MAESTRI DI RESPONSABILITA’ 2023

FINANZA AMICA DI ARETE’
FINANZA AMICA DI ARETE’
PRESENTAZIONE E PREMIO

PREMI SPECIALI
MENTORI BY FORMICHE
SIAMO JEDI/SOCIAL INTELLIGENCE
PRESENTAZIONE E PREMIO
REGINAE DIGITAL HUMANITIES
PRESENTAZIONE E PREMIO ….
000, INTELLIGENCE OF THINGS

PREMI ARETE’

GIURIA DELLA STAMPA
Presidente: Alessandro Rossi, Forbes Italia
Componenti: Paolo Mazzanti (Askanews), Flavia Giacobbe (Formiche), Isabella Schiavone (RAI),
Sebastiano Barisoni (Radio24), Roberto Arditti (Formiche), Roberto Giovannini (La Stampa e
Presidente Fima), Massimiliano Pontillo (Osservatorio Sviluppo Sostenibile e Ambiente nei Media),
Antonio Cianciullo (La Repubblica), Stefano Pacifici (Metro), Matteo Campofiorito (Greenstyle.it)

PREMIO ARETE’
Presidente: Luciano Floridi, Yale University, Alma Mater Università Bologna
Componenti: Enzo Argante (Nuvolaverde), Alessandro Beda (Sodalitas), Dario Bolis (Fondazione
Cariplo), Sabrina Florio (Anima), Annnalisa Mandorino (Cittadinanzattiva), Mario Moramarco
(Altis/Università Cattolica Milano), Giovanni Pirovano (Associazione Bancaria Italiana), Maria Luisa
Parmigiani (CSR Manager Network), Maurizio Incletolli (ASCAI), Rossella Sobrero (Koinetica),
Marco Santarelli (000, Intelligence of Things)

CATEGORIE
Gruppo Ore alla Comunicazione d’Impresa
Confindustria alla Comunicazione Pubblica
Fondazione Cariplo alla Comunicazione Sociale
Forbes alla Comunicazione Finanziaria
Ascai alla Comunicazione Interna
Nuvolaverde ai Media

Fabrica Floridi – Ep.21 – Un futuro per l’Università

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Che cos’è il futuro secondo l’Università, ma anche che cosa ci si aspetta per l’Università nei
prossimi anni: questo il grande argomento trattato durante il ventunesimo episodio di Fabrica
Floridi, il web show condotto dal Filosofo Luciano Floridi, in questa puntata direttamente da Yale,
Stati Uniti. Il mondo accademico e le nuove tecnologie, in che modo gli Atenei devono adeguarsi ai
rapidi cambiamenti, e non solo. A discuterne Ospiti illustri della realtà universitaria italiana:
Francesco Billari – Rettore Università Bocconi di Milano, Donatella Sciuto – Rettrice Politecnico di
Milano, Giovanna Iannantuoni – Rettrice Università Milano-Bicocca e Giorgio Ventre – Apple
Developer Academy-Federico II di Napoli.

Formazione del capitale umano e innovazione: secondo Giovanna Iannantuoni, Rettrice
dell’Università Milano-Bicocca, l’istruzione e l’innovazione tecnologica sono alla base per uno
sviluppo economico e sociale. Se pensiamo alla crescita di un Paese, infatti, il capitale umano e la
sua formazione, quindi il ruolo dell’Università, ma anche la ricerca, sono “canali assolutamente
privilegiati quando un Paese punta a una crescita ‘buona’, sostenibile nel tempo, innovativa e
moderna. La rivoluzione digitale non può essere sottaciuta in questo momento”. Pensiero
condiviso anche da Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano: “penso che l’Università
abbia un compito molto particolare, che è quello di formare persone in grado di essere nel mondo
del lavoro per i prossimi 40 anni”. La Rettrice ha evidenziato che quindi bisogna imparare ad
anticipare, gestire e utilizzare i cambiamenti tecnologici: “formazione, ricerca e innovazione, sono
alla base del progresso economico-sociale, e sono il punto di arrivo delle persone che abbiamo
formato.”

Un concetto di complementarità, ripreso dal Professor Giorgio Ventre, Apple Developer Academy-
Federico II di Napoli, che ha portato l’esempio della “Developer Academy”, realizzata in
partnership tra l’Università Federico II di Napoli e Apple, che vede una formazione complementare
affiancare quella tradizionale dell’Università. Un progetto che, oltre a formare, può essere anche
uno strumento in grado di risolvere alcuni problemi a cui una realtà complicata come quella
universitaria è soggetta, come la molta burocrazia. Iniziative come queste, che hanno un compito
diverso, complementare a quello dell’Università sul formare sulle nuove tecnologie, sono molto
importanti anche per la Rettrice Sciuto, che ha sottolineato il basso numero di laureati in Italia,
solo il 20% delle persone di età compresa tra i 25-64 anni. Anche per Francesco Billari,
Rettore dell’Università Bocconi di Milano, “player digitali e Università devono lavorare insieme” e
la bassa percentuale di laureati nel nostro Paese è un serio problema: “l’Italia ha un livello di
capitale umano di partenza che è insoddisfacente rispetto al mondo digitale con cui vogliamo
competere. Il primo punto è portare più ragazzi e ragazze alla soglia dell’Università, e poi queste
devono andare a formare i leader del futuro, magari con una differenziazione più ampia rispetto a
quello che c’è oggi”.
La formazione deve quindi andare di pari passo, o meglio, anticipare, l’innovazione, collaborando
in questo senso anche con le aziende, per precedere i cambiamenti continui e sempre più rapidi,
gestirli e non adeguarsi a essi, ma imparare a sfruttarli.

Per quanto riguarda invece le competenze, è ancora il tempo per quelle verticali, oppure della
visione olistica? La Rettrice Iannantuoni ritiene che, non sapendo con certezza quali saranno le
future esigenze specifiche del mercato del lavoro: “quello che dobbiamo insegnare è il metodo,
cioè essere pronti a cambiare: la flessibilità, quindi come si imparano cose nuove e l’apertura
mentale ad impararle”. Ricerca di flessibilità e ibridazione sono perciò indispensabili: “le
competenze trasversali per questa generazione sono ovvie – ha messo in luce il Rettore Billari -.
[…] Alcune delle distanze che ci sono tra discipline devono accorciarsi. Gli studenti stessi vanno a
cercare questa ibridazione”. Pensiero ripetuto anche dal Prof. Ventre: “una caratteristica
fondamentale dell’Università, che è un pregio, è la solidità, che però non può diventare staticità.
[…] Sicuramente dobbiamo aprirci: la collaborazione con il mondo produttivo è importante”.
Questo per Ventre significa multidisciplinarietà, ovvero: aprire le porte nella formazione e non
procedere per singole verticali formative. Il rischio da evitare è che: “gli ingegneri elettronici non
parlino con specialisti di linguistica o con i filosofi. Sarebbe un errore letale, non solo da un punto di
vista applicativo, ma anche da un punto di vista metodologico”.
Quale sarà quindi il ruolo dell’Università in relazione alla cultura e alla società? Quello di motore di
internazionalizzazione, uno strumento di incontro di diversità e di inclusione, di impatto positivo e
coordinante sul territorio e anche un ascensore sociale. Gli Ospiti hanno infatti espresso come le
Università abbiano una grande responsabilità sociale, a seconda del contesto in cui operano siano
una porta verso la realtà internazionale, o possano valorizzare quella locale e, last but not least,
siano un mezzo per cambiare positivamente il proprio futuro.
Si è parlato anche di sport: nella formazione culturale e sociale dell’individuo, anche l’attività
sportiva dovrebbe giocare un ruolo fondamentale e complementare. La buona notizia è che, come
spiegato dai Rettori, le Università stanno investendo e lavorando per valorizzare anche questo
aspetto. Ci sono in corso dei veri cambiamenti che hanno portato, e stanno portando, anche
grandi risultati positivi.

In chiusura, il Filosofo Floridi ha chiesto agli Ospiti che cosa, se potessero utilizzare una bacchetta
magica, cambierebbero nel sistema universitario italiano. Tutti hanno concordato sul fatto che
sarebbe necessaria più libertà decisionale e che sarebbe anche ottimale poter garantire la
possibilità di frequentare l’Università anche a chi non se lo può permettere. Desideri condivisi
dallo stesso Professor Floridi.

La puntata di Fabrica Floridi sarà visibile in streaming da lunedì 25 settembre sul sito di Forbes.it,
Formiche.net, FabricaFloridi.tv e Nuvolaverde.eu, la piattaforma della comunicazione responsabile
realizzata in collaborazione con BFC Media e con il magazine tv&web Siamo Jedi, visibile su BFC
Forbes in streaming su bfcvideo.com e stream24.ilsole24ore.com. Alcuni estratti dell’episodio
saranno visibili anche su SiamoJedi.it. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con
Terna, Forbes e Formiche.

Il web show è condotto dal filosofo di Yale University e di Alma Mater Studiorum Università di
Bologna Luciano Floridi, e propone incontri con i personaggi al vertice delle realtà istituzionali e di
impresa che hanno grande influenza sui temi fondamentali del cambiamento tecnologico.
Fuori campo, a scandire tempi e modi della narrazione il presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante.
La regia è di Giuseppe Scutellà (Teatro PuntozeroBeccaria). La produzione di Fabrica Floridi è
coordinata da Lisa Mazoni del Teatro Puntozero Beccaria con i ragazzi dell’area penale interna ed esterna IPM e USSM Cesare Beccaria di Milano: Vanessa Costa, Federico F. Davide R. Mattia
Romeo, Alex Simbana, Alessandra Turco, Enea Pablo Zen.

Siamo Jedi – Smart Mobility

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Siamo Jedi – La sostenbilità di Alfonsino

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Siamo Jedi – Sartoria Digitale

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Siamo Jedi – La transizione digitale nell’immobiliare

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Fabrica Floridi – Ep.20 – L’era dell’Intelligenza Artificiale

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L’era dell’Intelligenza Artificiale: già dalla parola “era” deduciamo la vera portata di questo
fenomeno, una tecnologia che sta trasformando ogni cosa intorno a noi, come sostenuto in
apertura dal Filosofo da Oxford Luciano Floridi: “l’intelligenza artificiale si infila nel contesto della
rivoluzione digitale, questo vuol dire che fa anche da moltiplicatore di molte questioni. Non solo è
una grande rivoluzione in sé, ma moltiplica l’impatto delle altrettante rivoluzioni intorno a noi che
fanno parte di questa ‘era del digitale’”. Floridi ha messo in luce anche un secondo importante
punto spiegando come, negli ultimi 5-6 anni circa, siamo passati da un tipo di intelligenza
artificiale a un altro. La “vecchia” IA era basata sulla logica matematica, mentre quella nuova, più
recente, si basa sulla statistica. E proprio su quest’ultima tecnologia, che lega tanti dati a un certo
tipo di informazione, sono in corso innumerevoli discussioni, sui rischi e le opportunità che offre,
ma anche sulle preoccupazioni dal punto di vista etico.

E di questi rischi e opportunità c’è molto da dire anche per quanto riguarda il mondo della finanza.
Corrado Passera, fondatore Illimity, ha spiegato in che modo cambierà il nostro rapporto con il
denaro, la gestione delle risorse economiche, e quali sono i principali vantaggi che l’IA può portare
in questo senso: “queste nuove intelligenze avranno un’influenza fortissima in tutti i settori.
Certamente il mondo del denaro e della finanza sarà fortemente condizionato, e credo in generale
soprattutto in positivo, anche se siamo solo all’inizio della digitalizzazione. Certamente ci darà
modo di essere molto più coscienti di quali sono i bisogni di ciascuno, e soprattutto ci sarà la
possibilità di conoscere di più tutte le varie possibilità che esistono per soddisfare questi bisogni.
Arriveremo a delle personalizzazioni addirittura individuali delle offerte che banche e altri operatori
finanziari potranno fare. Questo porterà a una grandissima concorrenza tra operatori, cosa che
sarà a vantaggio dei consumatori”. Vantaggi quindi per i consumatori, la sfida per gli operatori
sarà quella di differenziarsi dagli altri.

Anche il Cardinale Cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
ha concordato sul fatto che queste nuove tecnologie abbiano capacità straordinarie, per quanto
riguarda operatività, condivisione e confronto. Come in ogni cosa però, c’è bisogno di tanta
consapevolezza: “non è un male – ha affermato il Cardinale Zuppi -, ma lo può diventare. Proprio
per questo l’etica è una dimensione assolutamente fondamentale nelle riflessioni su questi temi e
sulla crescita dell’IA”. In particolare, rispondendo a una domanda degli Jedi relativa alla
dichiarazione di Papa Francesco: “l’intelligenza artificiale incide sul nostro modo di comprendere il mondo e noi stessi”, il Cardinale ha risposto di concordare sul fatto che possa incidere, e ha messo
in risalto come spesso nemmeno ce ne accorgiamo e ne siamo condizionati indirettamente.
Questo è pericoloso. Concordando con Floridi, Zuppi ha ribadito che, nel rapporto uomo-
intelligenza artificiale c’è bisogno di consapevolezza, di capacità di riflessione e padronanza di sé.
E ancora, intelligenza artificiale e mobilità: enormi possibilità per il futuro senza mai dimenticarsi
anche degli aspetti meno positivi e più rischiosi: Fabio Moioli, Practice Tech Spencer Stuart, ha
affermato che le sfide da affrontare: “sono prima di tutto in precisione e robustezza: la sicurezza
delle auto che si guidano da sole, che dovranno essere in grado di gestire anche situazioni molto
diverse, addestrate con una quantità enorme di contesti e possibili scenari, anche con una certa
capacità di gestire l’incertezza e l’imprevedibilità, che è normale nel mondo fisico in cui viviamo.
C’è poi il tema fondamentale della sicurezza dei dati, essenziale nel futuro della mobilità dell’ auto
self driving”.

Tra i molti ambiti in cui l’intelligenza artificiale incide, c’è anche quello editoriale. L’IA scriverà
articoli, libri, sceneggiature? Condiziona il modo in cui consumiamo i contenuti? Fino a che punto
l’informazione? Alessandra Carra, AD Feltrinelli ha sottolineato come esistono sì strumenti
tecnologici in grado di generare delle storie, attraverso una serie di dati, ma che questo non
significa che questi mezzi le “creino”, infatti: “la creazione, e quindi l’ideazione è sempre
dell’autore. L’autore parte da zero, parte da uno stimolo piccolissimo, da una storia”. E sul binomio
digitale-cartaceo ha proseguito: “sarà un percorso evolutivo ma non sostitutivo, la parte digitale
può allargare e ampliare il mercato della lettura”.
Finanza, etica e spirito, mobilità, editoria, e per quanto riguarda il campo dell’istruzione? Chi
guiderà l’era dell’intelligenza artificiale. Quali competenze? Le Università sono pronte? Giovanna
Iannantuoni, Rettrice dell’Università degli Studi Milano-Bicocca ha risposto che le Università
italiane, in particolare la Bicocca di Milano, stanno preparando gli studenti agli sviluppi e nuove
opportunità dell’IA, ad esempio con l’apertura di corsi di laurea e master specifici, attraverso
percorsi trasversali nei corsi di laurea tradizionali e attraverso l’orientamento. “Invece di avere
paura dell’intelligenza artificiale – ha detto la Rettrice -, dobbiamo imparare a comprenderla e
gestirla, mantenendo nostra la capacità di creare. Ogni volta che creiamo qualcosa portiamo
un’innovazione e facciamo fare all’umanità un salto in avanti”.
Nuove sfide da affrontare, nuovi rischi da correre e da soppesare con cautela, ma anche tanti
diversi scenari positivi e innovativi per il futuro, basterà usare la testa (e il cuore).

La puntata di Fabrica Floridi è visibile sul sito di Forbes.it, Formiche.net, FabricaFloridi.tv e Nuvolaverde.eu, la piattaforma della comunicazione responsabile realizzata in collaborazione con BFC Media e con il magazine tv&web Siamo Jedi, visibile su BFC Forbes (Sky 511, TivùSat61 e DT 260) e in streaming su bfcvideo.com e stream24.ilsole24ore.com. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con Terna, Forbes, Formiche.

La prima parte della puntata andrà in onda sul canale Sky 511 il 26 giugno alle ore 21:00, la seconda il 3 luglio alla stesso orario.

Guarda in streaming la prima parte: https://youtu.be/NizTRAeZ0aI

Guarda in streaming la seconda parte: https://youtu.be/uXP8KCVZJjI

Il web show è condotto dal filosofo di Oxford University e di Alma Mater Studiorum Università di Bologna Luciano Floridi, e propone incontri con i personaggi al vertice delle realtà istituzionali e di impresa che hanno grande influenza sui temi fondamentali del cambiamento tecnologico.
Fuori campo, a scandire tempi e modi della narrazione il presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante.
La regia è di Giuseppe Scutellà (Teatro PuntozeroBeccaria). In redazione gli Jedi di Nuvolaverde
(Luca Bogarelli, Matteo Pagliariccio, Jacopo Corsani), di Punto Zero Beccaria (Alessandra Turco, Enea Scutellà) e di 000 – Intelligence of Things (Noemi Narcisi). La produzione di Fabrica Floridi è coordinata da Lisa Mazoni del Teatro Puntozero Beccaria con i ragazzi dell’area penale interna ed esterna IPM e USSM Cesare Beccaria di Milano: Vanessa Costa, Federico F. Davide R. Mattia Romeo, Alex Simbana, Alessandra Turco, Enea Pablo Zen.

Siamo Jedi – Ta-Daan!

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Siamo Jedi – Attiviamoci!

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Siamo Jedi – Reginae: la transizione digitale nell’arte e nella cultura

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