Premio Areté
Il Premio Areté alla Comunicazione Responsabile è giunto alla XIX edizione. Aretê (in greco un percorso virtuoso di pensiero, sentimento ed azione) segnala alla business community in particolare e all’opinione pubblica in generale, i soggetti che si sono distinti per l’efficacia della comunicazione nel rispetto delle regole della responsabilità. La giuria è presieduta da Luciano Floridi, Direttore Ethic Lab Oxford University e Alma Mater Research Institute for Human Centered Artificial Intelligence Bologna. Presidente della Giuria della Stampa è Alessandro Rossi, direttore di Forbes.it. Mediapartner come ogni anno BFC Forbes e Gruppo24Ore, Askanews e Formiche. Le categorie dei premi: Comunicazione d’Impresa, Comunicazione Pubblica, Comunicazione Sociale, Comunicazione Finanziaria, Comunicazione Interna, Media.
L’albo d’oro
- 2004 – Ermanno Olmi per il film Cantando dietro i paraventi
- 2005 – Unilever Italia per la campagna Dove “Per la bellezza autentica”
- 2006 – Banca Intesa e Fondazione Cariplo per progetto Malawi
- 2007 – Eni per il progetto sulla sostenibilità “30PERCENTO”
- 2008 – Telecom Italia per il blog www.avoicomunicare.it
- 2009 – Enel per il progetto Play Energy
- 2010 – Luxottica per il progetto “Più valore per i dipendenti”
- 2011 – Rai per la trasmissione “In Italia. L’Italia e l’italiano per gli stranieri”
- 2012 – Agenzia delle Entrate per il progetto “Entrate in video”
- 2013 – Ecopneus per il progetto raccolta dei pneumatici nella Terra dei Fuochi
- 2014 – Geox per il progetto Geox for Valemour
- 2015 – Samsung e Moige per il progetto #off4aday
- 2016 – Generali Italia per il progetto Welfare Index PMI
- 2017 – Gianluca Nicoletti per il documentario “Tommy e gli altri”
- 2018 – Sky Italia per la campagna “Un mare da salvare”
- 2019 – Istituto Nazionale Tumori per il progetto “Tumorial”
- 2020 – Edizione Speciale “MADRE IMPRESA”
- 2021 – Rai Gulp per Green Meteo – Comune di Milano per Steminthecity
- 2022 – Fuori era Primavera-Viaggio nell’Italia del lockdown-Un film collettivo di Gabriele Salvatores