Fabrica Floridi, Ep.6 – Il Maestro Andrea Bocelli
Il grande tenore è protagonista della nuova puntata del web talk Fabrica Floridi, condotto dal filosofo Luciano Floridi e diretto da Enzo Argante, presidente e direttore di Nuvolaverde.eu, per la regia di Giuseppe Scutellà. Tra i protagonisti di questa puntata anche i maestri Alessandra Esposito e Snezana Acimovic, che hanno voluto rendergli omaggio in musica, grazie alla collaborazione con il conservatorio Tartini di Trieste.
I commenti del filosofo e le risposte di Bocelli sono gli ingredienti di una puntata di Fabrica Floridi che vede in redazione, come sempre, i giornalisti di Siamo Jedi di Nuvolaverde, da Milano e Parma, e di Puntozero Beccaria, dal carcere minorile Beccaria di Milano, e i giornalisti sociali de Il Bullone di Milano.
Bocelli si racconta
“Andrea Bocelli – è la presentazione di Luciano Floridi –, straordinario cantante di enormi e profonde capacità artistiche, è uno di quegli italiani che il mondo ci invidia, che fa bene all’immagine del Paese, che fa bene anche ai ragazzi e alle ragazze che possono avere un valore di riferimento in più. In questo caso, in un’arte in cui l’Italia ha sempre svolto un ruolo di punta: l’arte della musica del canto e, quindi, di qualcosa che eleva il nostro animo, come testimoniano Andrea Bocelli, la sua arte e i valori che hanno formato sia la sua carriera, sia il suo impatto sul mondo musicale”.
Nella puntata di Fabrica Floridi il maestro racconta di alcuni dei momenti che hanno segnato il suo percorso, ma anche dei valori che esprimono la sua arte e la sua esperienza di vita. Sottolineando soprattutto l’importanza del concetto di bellezza: “Credo che la bellezza, come disse a suo tempo Dostoevskij, salverà il mondo, perché incide sulle nostre coscienze, sui nostri stati d’animo, sulle nostre anime e quindi sulla possibilità di cambiare il mondo. Lo sapeva bene anche Catone Uticense che predicava che i soldati non ascoltassero musica perché sapeva bene che intenerisce gli animi e i cuori. Non funziona per chi deve fare il soldato, ma noi che sogniamo una società pacifica pensiamo invece possa fare la differenza”.
I temi della puntata
Nel corso della puntata il maestro si è soffermato anche sull’innovazione tecnologica (“è come la lama: è un’invenzione meravigliosa, ma bisogna essere consapevoli che dalla lama si può forgiare il bisturi, che ti restituisce la salute, o un pugnale, che toglie la vita. Tocca a noi fare la scelta giusta”); sul concetto di talento (“è un dono del cielo: non si impara e non si costruisce, ma bisogna allenarlo affinché ci restituisca il massimo”); e su quello del cosiddetto Rinascimento digitale (“ogni giorno è un simbolo, una manifestazione di un rinascimento. Ogni giorno nasce o rinasce qualcosa. Ci sono momenti in cui questo è più evidente e altri in cui questo è meno palese, ma alla fine la vita avanti”).
Protagonisti della puntata anche i giornalisti sociali della redazione de Il Bullone, il giornale realizzato dai B.Liver, ragazzi con gravi patologie croniche, da studenti e volontari.
La puntata di Fabrica Floridi sarà visibile in streaming dal 15 dicembre su www.dearete.org, piattaforma della comunicazione responsabile di Nuvolaverde realizzata in collaborazione con Bfc Media attraverso il magazine tv & web Siamo Jedi, visibile su Bfc Forbes (Sky 511) e in streaming su stream24.ilsole24ore.com.
Fabrica Floridi, Ep.5 – Italiana stellare, incontro con Samantha Cristoforetti
Introdotto dal giornalista Emilio Cozzi, ecco lo straordinario personaggio, le magie della stazione spaziale, la fantascienza che diventa realtà, la space economy e le opportunità di lavoro e di impresa in un Paese come l’Italia che ne è protagonista mondiale. Ma anche le emozioni, le idee, i rimpianti dell’italiana mito nelle domande degli Jedi di Nuvolaverde, dei giovani di Puntozero Beccaria e della redazione di giornalisti sociali de Il Bullone. Per la regia di Giuseppe Scutellà, dal teatro del carcere minorile Beccaria di Milano.
La prima battuta è del giornalista spaziale per definizione, Emilio Cozzi, che propone un’immagine della prima donna europea comandante della stazione spaziale internazionale a tutto tondo: “… dotata di un eccezionale rigore fisico e scientifico, capacità di gestire un team di lavoro unico al mondo, ma soprattutto una grande passione. Questo è il suo migliore insegnamento, l’invito a capire chi siamo attraverso – e assecondando – le nostre passioni…”
L’esordio di Astrosamantha, come viene chiamata, è emozionante nel descrivere le sensazioni dominanti quando è in orbita: ”…un’esplosione di libertà. Vivere sulla stazione spaziale significa entrare in una dimensione in cui tutto è fluido e totalmente all’esterno di quella che è la vita terrena. E poi l’abbraccio al pianeta: ogni novanta minuti girando attorno alla Terra. Vedi la tua casa… la casa del mondo”.
Samantha, sottolinea il conduttore Luciano Floridi “propone uno sguardo sul futuro prossimo nel rapporto fra il nostro pianeta e lo spazio. Non fantascientifico, moderatamente visionario. Soprattutto apre la mente al lavoro e all’impresa legata a questi mondi e riafferma la centralità come il binomio green& blue, il digitale e la sostenibilità, sia fondamentale per il nostro futuro”. Un tema di cui il filoso di Oxford e Alma Mater Bologna è icona indiscussa a livello internazionale.
L’astronauta, fra l’altro, getta acqua sul fuoco della questione di genere: “non credo che le donne si fermino di fronte a un obiettivo o un’ambizione. Secondo me il contrasto da parte degli uomini non é così terribile”. Pensiero condiviso e avallato da Luciano Floridi. Spazio anche alla vita privata, agli hobby, ai pensieri in libertà della prima donna italiana comandante della stazione spaziale internazionale che andrà in orbita nell’aprile 2022 in ‘servizio’ per sei mesi.
Protagonisti della puntata anche i giornalisti sociali della redazione de Il Bullone, il giornale realizzato dai B.Liver, ragazzi con gravi patologie croniche, da studenti e volontari, che hanno sintetizzato così la fantastica esperienza: “Space economy e innovazione, ma anche desideri e aspettative sono stati i temi al centro del dialogo fra l’astronauta e i giovani redattori, i quali non nascondono la loro curiosità per la missione che verrà e il futuro dello Spazio. Curiosità che traspare per prima dalle parole di Samantha Cristoforetti che non indugia nel rispondere e nel ragionare lei stessa con i suoi interlocutori, facendo scoprire lati di sé assolutamente personali, come le emozioni che ha provato durante il suo primo periodo trascorso nello spazio. Samantha racconta di stupore e felicità, ma anche della preoccupazione di quella sua prima volta così lontana dal Pianeta Terra, paragonando queste sue emozioni con i sentimenti di questi ultimi mesi prima della nuova missione spaziale, dove i timori hanno lasciato il posto alla consapevolezza, perché, come riferisce lei stessa, non è vero che la prima volta è sempre la più bella”.
Il web show è condotto dal filosofo di Oxford e di Alma Mater Bologna Luciano Floridi. Fuori campo, a scandire tempi e modi della narrazione, il direttore di dearete.org e presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante. La regia è di Giuseppe Scutellà (Teatro PuntozeroBeccaria). In redazione gli Jedi di Milano (Lorenzo Catalani, Andrea Profili, Riccardo Di Carlo, Daniele Galloppa) e di Parmas (Fabio Fogolin e Karin Piffer) e i giornalisti sociali della redazione de Il Bullone (Sofia Segre Reinach, Ada Baldovin, Chiara Malinverno, Debora Zanni, Letizia Todaro).
La produzione di Fabrica Floridi è coordinata da Lisa Mazoni del Teatro Puntozero Beccaria con i ragazzi dell’area penale interna ed esterna IPM e USSM Cesare Beccaria di Milano: Elisa Colaiacovo, Mattia Gallistru, Loredana Jovanovic, Buba Mass, Lisa Mazoni, Natanaele Pogliaghi, Sara Ruggiero, Alex Simbana, Sarah Sogaro, Geson Udorovic, Enea Pablo Zen Scutellà.